L'obiettivo è quello di formare medici e infermieri pronti ad affrontare con le competenze necessarie le emergenze cardiologiche nei pazienti con insufficienza renale o in dialisi. Il progetto è della Società Italiana di Nefrologia (Sin). E una volta tanto la Calabria parte per prima: un corso teorico-pratico di Rianimazione Cardiopolmonare per nefrologi e infermieri di nefrologia e dialisi della regione, è iniziato lunedì a Cosenza nella sede dell'Ordine dei Medici. "La Calabria è la prima regione italiana - afferma Rosanna Coppo, presidente nazionale della Sin - in cui sperimentiamo questo tipo di evento formativo, che fungerà da modello organizzativo per le successive esperienze in altre aree del Paese, e ciò è stato possibile grazie alla forte motivazione del direttivo della sezione calabrese, convinto, nonostante le difficoltà del momento, delle necessità di diffondere la cultura dell'emergenza per il personale che opera nei centri dialisi e nefrologia regionali". Per Teresa Papalia, presidente della Società calabrese di Nefrologia, il corso rappresenta "una risposta all'esigenza formativa dei nefrologi e infermieri, specie di quelli che operano nei centri più periferici". L'appuntamento formativo, riservato a un gruppo selezionato di 25 nefrologi e infermieri che potranno esercitarsi su manichini sotto la guida di esperti istruttori, scaturisce da un accordo di collaborazione raggiunto in sede nazionale dalla Sin e dall'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco). Le due società scientifiche hanno stabilito, infatti, un rapporto di collaborazione che per il 2012 è stato focalizzato, oltre che sulla messa a punto di linee di condotta pratica comune, anche sull'addestramento alla rianimazione cardio-polmonare dei medici che operano nei centri dialisi. All'evento formativo, oltre alla presidente Papalia, porteranno i saluti Mario Chiatto, presidente regionale Anmco, e Agata Mollica, segretario dell'Ordine dei medici di Cosenza. (ANSA).
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