“Codice rosso”, la sanità tra sperperi, politica e ‘ndrangheta è il nuovo libro di due giornalisti accorsati, Attilio Sabato ed Arcangelo Badolati la cui penna denuncia gli scandali nascosti dalle lenzuola bianche nelle corsie degli ospedali regionali. Un’inchiesta che lascia col fiato corto perché intrisa di affari e di dolore, una storia recente della Calabria l’ha definita nel corso della presentazione, ieri all’Unical, il caporedattore dell’Ansa, Filippo Veltri.
Un viaggio scomodo in migliaia di documenti, carte che rivelano le insidie della politica che è entrata a gamba tesa nel settore della sanità per dirla con le parole del deputato Angela Napoli e in cui si ritrova prepotente la presenza che non t’aspetti,quella cioè della criminalità organizzata. L’analisi lucida del professor Ercole Giap Parini secondo il quale la Storia d’Italia è una continua legittimazione del potere mafioso.
La scrittura come arma civile, come confermato da Pierpaolo Bruni Pubblico ministero antimafia della direzione distrettuale antimafia di Catanzaro
Capitoli che narrano di morti per banalità, dove la banalità- si legge nelle pagine – è la colpa della coscienza che non c’è. “Intervistare la mamma di Federica Monteleone è stata la parte più difficile del lavoro” – ha detto Attilio Sabato precisando che il colloquio è durato “ quattro ore tra lacrime, pause riflessioni”
Un libro ha sottolineato Arcangelo Badolati nato per amore e rabbia verso questa terra
Il volume edito da Pellegrini, inaugura la collana l’inchiesta che è diretta dagli autori di Codice Rosso, un filone che coniuga giornalismo e letteratura e che, ha suscitato curiosità ed interesse, nella prima uscita pubblica, tra gli altri, di autorevoli rappresentanti istituzionali
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