Il tribunale non si tocca! Da Castrovillari si è alzato forte l’urlo di protesta dei cittadini di tutto il comprensorio contro la paventata soppressione degli uffici giudiziari. Erano anni che non si vedeva una tale coesione, che non si vedevano migliaia di persone, circa seimila, decine e decine di rappresentanti istituzionali, di categoria, del mondo dell’associazionismo, del volontariato, con esponenti politici di tutti gli schieramenti uniti, a fianco dell’ordine degli avvocati, dell’amministrazione comunale e del comitato in difesa del tribunale, che hanno promosso l’iniziativa, in quella che sarà una mobilitazione ad oltranza. Il corteo, un lunghissimo serpentone che ha attraversato tutta la città del pollino dalla sede storica del vecchio tribunale, passando per quello attuale e preceduto da un consiglio comunale aperto, straordinario a cui hanno partecipato tutti i sindaci del distretto, è approdato con una suggestiva fiaccolata davanti la sede del nuovo palazzo di giustizia. Al ministro Severino un appello forte: “Prima di firmare il decreto di soppressione e cancellare d’un colpo una storia importante, valuti la situazione del tribunale di Castrovillari, la sua rilevanza sociale, culturale simbolica in un contesto con ampie sacche di micro e macro criminalità, la produttività dello stesso, la conformazione geomorfologica della Calabria”. E poi una riflessione anche sul fatto che è pronto il nuovo palazzo di giustizia, costato 12 milioni di euro. Che fine farà? Sarà una ennesima cattedrale nel deserto con uno spreco enorme di risorse? Provocatoriamente i sindaci hanno detto di essere pronti a sostenere le spese di gestione, ma è chiaro che questo compito spetta allo stato perché deve assicurare una efficace ed efficiente amministrazione della giustizia. Non è tagliando il tribunale del Pollino che si risanano i conti. Non sono qui gli sperperi. Questi gli slogan ricorrenti di migliaia e migliaia di cittadini pronti anche ad azioni eclatanti per di evitare questo ulteriore scippo, per evitare lo smantellamento di un presidio fondamentale. Richieste che oggi il sindaco di Castrovillari Lo Polito ha ribadito a Roma davanti la commissione giustizia di Montecitorio.
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