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La Calabria non ci sta
Consiglio regionale d'urgenza

Assemblea Tribunale Paola

A Paola la conferma della soppressione del tribunale è arrivata mentre era in corso l’assemblea promossa dall’ordine forense con la partecipazione di tutti i sindaci del tirreno cosentino e tanti cittadini. Nonostante, il consiglio dei ministri abbia approvato la cosiddetta “lista nera”,  a Paola, come a Lamezia, a Castrovillari e a Rossano sono decisi ad andare fino in fondo per difendere i i loro palazzi di giustizia forti dei numeri a livello di produttività, dei costi che non sono “uno spreco”, del fatto che queste sono aree ad alta densità criminale. Contestato nel corso dell’assemblea nel tribunale di Paola  il fatto che questo comprensorio non sia ritenuto a rischio mafioso. Al termine della manifestazione i sindaci del tirreno sin sono determinati nell’assumere iniziative di lotta e di protesta. Lanciata l’idea di chiedere al presidente Scopelliti di convocare urgentemente tutta la deputazione calabrese con i tutti i sindaci della regione per assumere insieme l’impegno a far valere le ragioni di questi territori a Roma. I parlamentari e i senatori eletti in Calabria – è stato detto – non possono subire questo taglio senza fiatare. Devono far sentire le ragioni concrete e non propagandistiche o di mero campanile, insieme e compatti.

Intanto, il presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, ha convocato per lunedì alle 10 un consiglio regionale straordinario e d’urgenza che sarà aperto alle istituzioni locali ed agli ordini professionali interessati . “Sarà – ha detto -  tutta la Calabria, nelle sue componenti istituzionali, sociali e civili, ad alzare la voce contro una decisione ingiusta, burocratica e insensibile di fronte alle insidie pericolose della criminalità organizzata”.

 

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