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Sull'economia calabrese
l'ombra lunga della crisi

"L'ombra della crisi si è allungata e si sono innescate preoccupanti difficoltà connesse al rallentamento dell'economia globale e all'instabilità finanziaria di alcuni Paesi dell'area dell'Euro, con contraccolpi evidenti all'Italia. L'elevato debito pubblico, le drastiche manovre di stabilizzazione, il credit crunch bancario, hanno rallentato il cammino dell'economia italiana verso l'uscita dalla crisi.

 Le recenti stime dell'Istat descrivono un Paese in recessione. La situazione relativa all'economia regionale è grave, siamo nel pieno degli effetti devastanti della crisi. E non è detto che il peggio sia alle nostre spalle".

E' quanto emerge dallo studio "L'ombra lunga della crisi", titolo emblematico dello studio di Confindustria Cosenza "sull'economia calabrese nel 2011 e nel 1 trimestre 2012" che verrà presentato il prossimo lunedì 16 luglio alle ore 16.30 presso la sede sociale. "Oggi la situazione che si presenta ai nostri occhi - anticipa il Presidente di Confindustria Cosenza Renato Pastore - é deteriorata rispetto a un anno fa, non solo a livello nazionale, ma anche regionale: il tasso di disoccupazione è vicino al suo picco storico, rallenta il tasso di crescita delle imprese, l'indicatore di attività economica assume valori negativi e in rapida discesa, le esportazioni crescono molto meno della media nazionale, l'occupazione e il tasso di occupazione nei primi tre mesi del 2012 si riducono vistosamente, vi è maggiore segregazione occupazionale femminile e stagionalità dei lavori, esplode la disoccupazione, aumenta la cassa integrazione straordinaria.

 Dall'analisi rigorosa dei dati e delle tendenze evidenziata nello studio, emergono con chiarezza i ritardi di natura strutturale della nostra regione, le difficoltà congiunturali legate agli effetti della grande depressione che affligge con particolare intensità le economie occidentali, ma anche le tante pigrizie, le molte inadeguatezze ed un senso di deresponsabilizzazione nell'azione quotidiana a vari livelli istituzionali e sociali.

Per il Presidente Pastore un impulso alla crescita produttiva non può che derivare da investimenti dedicati alla modernizzazione delle infrastrutture e dalla ripresa domanda estera, in uno con interventi diretti alla semplificazione normativa ed allo snellimento della burocrazia con recupero di efficacia ed efficienza. Il potenziamento della capacità di innovare e di esportare delle imprese diventa un punto cruciale in questa fase del processo di sviluppo, in particolare per la Calabria, la cui presenza sui mercati esteri è ferma da moltissimi anni a una quota pari allo 0,1% delle esportazioni nazionali. Una boccata d'ossigeno immediata arriverebbe attraverso la soddisfazione dei tanti crediti vantati dalle imprese, soprattutto da parte degli enti locali, e dal miglioramento delle condizioni di accessibilità al credito.

Alla presentazione del "Rapporto sull'economia calabrese nel 2011 e nel 1 trimestre 2012" interverranno i Presidenti di Confindustria Cosenza Renato Pastore e di Ance Cosenza Natale Mazzuca. L'analisi sull'economia regionale sarà illustrata dalla Professoressa di Economia Politica presso l'Università della Calabria e curatrice del Rapporto Rosanna Nisticò e dal Direttore di Confindustria Cosenza Rosario Branda. La conclusioni saranno affidate al Presidente della Giunta regionale calabrese Giuseppe Scopelliti.

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