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Rossano non ce la fa,
il Sindaco, "Non ci arrendiamo"

tribunale rossano

Un provvedimento arrogante, assurdo sconvolgente per gli effetti nefasti che farà ricadere sull’intera Sibaritide, vittima della criminalità organizzata nonché già menomata da tagli di servizi e diritti senza precedenti nella storia repubblicana. Cosi il sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti ha definito la soppressione del tribunale della cittadina jonica. Il Ministro Severino  –  ha dichiarato  il Sindaco – e, con lei, l’intero Governo Monti hanno perso letteralmente il contatto con la realtà, disattendendo tutte le istanze e le motivazioni fatte pervenire, con ragionamento ed altissimo senso di responsabilità, in questi mesi di durissimo confronto, a tutela non certo della persistenza di un edificio o di un vessillo municipalista, ma della fruizione normale, in un Paese normale, del diritto alla giustizia ed alla legalità. La notizia di oggi – ha rimarcato Antoniotti -  – è mortale per l’area urbana Corigliano-Rossano e per un’intera area della provincia di Cosenza, tra le più popolose e produttive della regione e del Sud, colpite senza alcun criterio degno di senso e di logica, da chi, lo Stato, dovrebbe invece preservare e far semmai elevare, a tutti i costi, sempre e comunque, le condizioni di sussistenza stessa del quadro democratico e di sicurezza che un Tribunale periferico è chiamato a rappresentare, per natura. Inizia ora una battaglia ancora più dura, sul campo e con le popolazioni. Non ci fermeremo di certo qui”. Il sindaco annuncerà le iniziative che vuole intraprendere insieme ai rappresentanti politico-istituzionali domani nel corso di una conferenza stampa.

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