"Uno studio effettuato nel Laboratorio di ricerca base, annesso al reparto di Nefrologia, dialisi e trapianto dell'Azienda ospedaliera di Cosenza, ha dimostrato per la prima volta, che le cellule tubolari renali HK2 esprimono il gene dell'adiponectina e che sono in grado di produrla e secernerla". Lo riferisce un comunicato dell'Azienda ospedaliera di Cosenza. La struttura che ha realizzato la ricerca, diretta da Renzo Bonofiglio, si avvale dell'apporto di giovani studiosi calabresi. "L'adiponectina è una adipochina ad azione antinfiammatoria e riparatrice del danno cellulare - prosegue la nota - che si riteneva fosse prodotta esclusivamente dalla cellula adiposa. Numerosi lavori hanno dimostrato che l'adiponectina svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento dell'integrità della barriera di filtrazione renale. L'adiponectina plasmatica si associa anche a decremento del rischio cardiovascolare attraverso la regolazione del metabolismo lipidico e glucidico. Bassi livelli plasmatici di adiponectina sono fortemente associati a fattori di rischio cardiovascolari come la dislipidemia, l'insulino-resistenza e l'infiammazione. Queste correlazioni suggeriscono che alti livelli di adiponectina riducono l'incidenza dell'aterosclerosi. L'adiponectina circolante appare ridotta nei soggetti obesi, che risultano maggiormente esposti ad eventi cardiovascolari e a danno renale"
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