Il Tribunale Amministrativo della Calabria ha accolto il ricorso dell'Associazione Italia Nostra contro il procedimento relativo al progetto per la costruzione del porto Torre Talao a Scalea ed ha rinviato all'udienza del 17 maggio 2013 per entrare nel merito della vicenda. Lo rende noto l'associazione Italia Nostra che ha presentato il ricorso tramite l'avvocato Marcello Nardi. "Inizialmente - è scritto in una nota - si impugnava la Valutazione d'Impatto Ambientale rilasciata dalla Regione Calabria. Si evidenziavano le problematiche legate al dissesto idrogeologico poiché dal progetto definivo era letteralmente scomparso il canale Sallegrino, per il quale l'Autorità di Bacino Regionale, in un parere rilasciato nel corso dell'iter amministrativo, ne aveva prescritto la deviazione a nord del porto, imponendo anche la realizzazione di una serie di studi per prevedere, in futuro, l'andamento delle acque. Né la deviazione, né gli studi idrogeologici sono stati approntati Successivamente Italia Nostra, avendo appreso che nel frattempo tutto il procedimento amministrativo si era concluso con il rilascio dell'autorizzazione finale, proponeva ricorso per motivi aggiunti". "E' stata evidenziava, ulteriormente, la totale difformità - prosegue la nota - del progetto definitivo rispetto al preliminare elaborato nel 2002 dal Prof. De Girolamo che prevedeva una forma a bacino a moli convergenti per una capacità di 320 barche sporgente 80 metri dalla riva. Con delibera del 09/09/08 la Giunta Comunale del Comune di Scalea approvava, invece, un progetto definitivo di porto a forma di 'bacino interno' molto più ampio, di capienza di 510 barche prevedendo a mare un'imponente diga foranea radicata alla riva (molo sopraflutto) lunga circa 300metri, alta 4 metri. Il Tar ha riconosciuto valide le censure dell'associazione e con l'ordinanza n. 487/12 resa il 15 settembre u.s. sospendeva il provvedimento impugnato, rinviando all'udienza del 17 maggio 2013 per la trattazione nel merito". Nell'ordinanza emessa dal Tar della Calabria si sostiene che "considerato che, ad un sommario esame tipico della presente fase del giudizio, paiono fondati i vizi denunciati da parte ricorrente relativamente alla convocazione della conferenza di servizi del 03.01.2012, come emerge dalla comunicazione dell'Agenzia del Demanio del 29.12.2011 e dallo stesso tenore del verbale della detta conferenza di servizi, accoglie l'istanza cautelare e per l'effetto sospende il provvedimento impugnato". La vicepresidente di Italia nostra, Teresa Liguori, nell'esprimere viva soddisfazione per il positivo esito del ricorso, ed ha ringraziato l'avvocato Marcello Nardi per la "professionalità, competenza e passione civile, grazie alle quali si sono ottenuti questi positivi risultati".(ANSA)
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