Continua il braccio di ferro tra la provincia di Cosenza e la regione sul mancato versamento delle risorse per i dipendenti trasferiti con il decentramento del 2002. L’amministrazione guidata da Maio Oliverio vanta crediti per 12 milioni di euro. Nonostante le sollecitazioni, nonostante le richieste, nonostante la minaccia dello stesso Oliverio di rimandare indietro i dipendenti perché il suo ente non è più in grado di anticipare le somme necessarie per gli stipendi, gli oneri e le spettanze, nonostante il consiglio regionale nella seduta del 9 ottobre scorsa abbia approvato un documento all’unanimità con il quale si sollecita la giunta regionale a provvedere al trasferimento delle risorse alla provincia di Cosenza, tutto tace, nessun provvedimento è stato adottato da parte del governatore Scopelliti. E cosi l CGIL, CISL, UIL e CSA Enti Locali, i rappresentanti della RSU della Provincia di Cosenza sono scesi in campo a chiedere l’immediata assunzione da parte della giunta regionale dei provvedimenti necessari per chiudere il contenzioso e ridare serenità ai lavoratori . “Qualora l’esecutivo nella sua prima seduta utile – ammoniscono i sindacati - non intendesse dare seguito alle molteplici sollecitazioni finora pervenutale, non ultima quella del consiglio regionale, siamo pronti a ulteriori e più incisive forme di lotta a tutela e difesa dell’inalienabile diritto alla qualità del lavoro e allo stipendio di tutti i dipendenti provinciali”.