Ha scelto l’isola pedonale, nel cuore di Cosenza, Padre Fedele per una conferenza stampa aperta a tutti in cui ha voluto commentare la sentenza d’appello che ha confermato la condanna a nove anni e tre mesi di reclusione a suo carico per violenza sessuale nei confronti di suor Tania. L’ex frate ha urlato davanti a tutti la sua innocenza: “Neanche chi uccide viene condannato come hanno fatto con me che sono innocente. Non fermerete mai questo frate che difende la giustizia e i poveri”. Poi ha parlato delle presunte anomalie e incoerenze che hanno costellato il processo. Ha detto di avere in mano documenti che sinora non sono stati presi in considerazione e che spera saranno attentamente valutati in Cassazione. Si è rivolto direttamente alla suora chiedendole un pubblico confronto: “Venga con me per strada e giuri davanti a me che l’ho violentata. Io non solo non ho fatto una cosa del genere, ma non l’ho neanche mai pensata. Lei ha denunciato altri tre stupri e non è stata creduta. Ci sono le testimonianze dello SCO, della polizia e dell’ospedale di San Camillo, eppure sono state ignorate dal pm che ha condotto l’inchiesta e anche dai giudici di primo e secondo grado. Dov’è la giustizia?”. Poi ha rivolto un appello al vescovo di Cosenza e ha preannunciato una nuova conferenza stampa per venerdi prossimo in cui denuncerà quanto succede oggi nell’Oasi Francescana, la struttura da lui fondata, creata e dalla quale è stato cacciato via dopo la vicenda giudiziaria, vicenda che per Padre Fedele è stata costruita nell’ambito di quel complotto per farlo fuori dall’Oasi.