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Il ritorno del padrino
insanguina Montreal

Un mese dopo la ricomparsa del “mammasantissima” è stato infatti assassinato Joe Di Maulo, “uomo di rispetto” di origine calabrese legato alla “Sesta famiglia” e cognato di Raynald Dejaardin, indicato dal Bureau statunitense (Fbi) e dalla Rmcp (polizia federale canadese) come il mandante dell’agguato costato la vita, nel novembre dello scorso anno, a Sal Montagna, nuovo capo della famiglia newyorchese dei Bonanno. Montagna, originario di Castellamare del Golfo, era stato espulso dagli Usa nel 2009 perché accusato di immigrazione clandestina e s’era rifugiato nella terra dei grandi laghi per trovare pace e costruire fortune. Puntava a gestire il traffico di stupefacenti, il racket delle estorsioni, il mercato delle costruzioni, forte del “blasone” ereditato e dell’esperienza maturata in riva all’Hudson. Con il suo arrivo era però stranamente partita una graduale campagna di distruzione dei Rizzuto. I rapporti tra i Bonanno ed i Rizzuto erano peraltro incrinati da tempo, da quando cioè Joe Massino, capo della famiglia americana e ora collaboratore di giustizia, aveva ordinato l’omicidio di Gerlando Sciascia trait d’union tra Montreal e New York.

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