
La contrattazione. I dirigenti locali del Pdl premono verso le segreterie romane per avere un posto utile nelle liste del Parlamento, ma a quanto pare, almeno per la corsa alla Camera, sarà la Capitale a decidere sulle candidature, pescando, perchè no, nelle riserve territoriali. E allora le indicazioni fornite nei giorni scorsi dalla base avranno sicuramente un peso nella composizione degli elenchi. La vera partita, però, si gioca al Senato in quanto il quorum viene calcolato su base regionale e l’idea, sponsorizzata anche dai vertici nazionali del partito, è quella di schierare la migliore formazione. Potrebbe, pertanto, indossare la casacca di titolare il governatore calabrese, Giuseppe Scopelliti, nonostante in più occasioni abbia dichiarato di volere sedere in panchina offrendo il proprio contributo come allenatore. In tanti sono convinti che alla fine il presidente della Regione prenderà parte al match del 24 e 25 febbraio andando a ricoprire un ruolo da protagonista. Magari capeggiando la griglia al Senato, seguito da esponenti di peso quali, per esempio, Tonino Gentile, suo vicario nel coordinamento del Pdl in Calabria, e gli assessori Piero Aiello e Giacomo Mancini. Quest’ultimo, infatti, dato per certo nell’elenco del “Grande Sud”, il soggetto politico dei governatori del Mezzogiorno, sarebbe pronto ad accettare la candidatura solo se piazzato in posizione eleggibile ed è decisamente meglio un quinto gradino nella “graduatoria” del Pdl che un secondo nel Grande Sud, destinato, se va bene, a racimolare un solo seggio all’ombra proprio del Popolo della Libertà. Comunque sia il movimento messo in piedi da Scopelliti insieme ai colleghi del Meridione, compreso l’ex governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, ci tiene a fare bella figura, così da poter spendere questo bonus all’occorrenza. E tralasciando la Camera, appannaggio di Iole Santelli, Pino Galati (sempre che incassi la deroga), Nino Foti, Giovanni Dima e altri, nel contenitore del Grande Sud potrebbe finire, in pratica, tutta la truppa che ha sostenuto Scopelliti alle scorse regionali nella lista del presidente. Da Mario Caligiuri a Salvatore Magarò, da Alberto Sarra all’ex sindaco di Reggio, Demetrio Arena, a Franco Zoccali, tanto per citarne alcuni. Tra le novità spicca anche il docente dell’Unical Cataldo Calabretta, che sarebbe direttamente collegato a Silvio Berlusconi. Indiscrezione dell’ultima ora, invece, la presenza, nella pattuglia del Pdl, di “Fare Ambiente”, l’associazione ecologista che si batte per le politiche legate al verde e allo sviluppo sostenibile. A rappresentare la Calabria dovrebbe essere il coordinatore regionale Antonio Iaconetti, la cui candidatura, in posizione utile alla Camera o al Senato, è stata chiesta a gran voce dai coordinatori provinciali della medesima associazione. Per quanto riguarda i satelliti che ruotano intorno al centrodestra, da segnalare l’interessamento del movimento Fratelli d’Italia di Ignazio Larussa per il consigliere comunale di Palazzo dei Bruzi, Lino Di Nardo, il quale, però, avrebbe declinato l’invito.
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