Tantissima amarezza, rabbia e delusione tra i circa cento tifosi che hanno seguito il Cosenza a Noto e altrettanta tra quelli che hanno seguito l’incontro via radio e via web. Il sonoro 3-0 rifilato dai padroni di casa, penultimi in classifica, ma capaci di approfittare di una squadra ospite spenta, deconcentrata, apatica, brucia e allontana i rossoblù dalla vetta della classifica. Il Messina è ormai lontano. Sei lunghezze sono tante. Eppure, Mister Gagliardi alla vigilia aveva spronato i suoi raccomandando concentrazione e grinta, ricordando quanto fosse insidiosa una partita sulla carta facile perché il Noto “non aveva nulla da perdere”. E invece, la compagine silana si è lasciata travolgere dagli avversari che con Accetta, Pignatta e Ymeri hanno messo a segno tre goals, preziosi per loro, che giovano al morale. Tre goal che per il Cosenza significano un pericoloso stop. E consolano poco le reti di Parenti e Guadalupi annullate per fuorigioco. Dai silani ci si aspettava più gioco, più determinazione. E il silenzio del mister e della dirigenza a fine partita la dicono lunga sul clima che si respira e che sarà reso ancora più pesante dalle polemiche e dalla delusione dei tifosi.