“La nave degli scugnizzi – l’esperienza della Nave Asilo Caracciolo”, a cura di Monia Valeriano. E' la mostra foto-documentaria che sarà inaugurata giovedì 28 febbraio, alle ore 11.00 al convitto nazionale. L'iniziativa nasce dall’intento di ripercorrere, attraverso le immagini in bianco e nero, l'sperienza educativa di centinaia di bambini di strada divenuti marinaretti nell’arco di un quindicennio, dall’aprile del 1913 fino al 1928. Sono stati oltre settecento i minori a rischio di delinquenza sottratti alla strada che hanno vissuto a bordo della Nave Asilo “Caracciolo” insieme a Giulia Civita Franceschi: una donna dalla grande vocazione e intuizione che aveva al centro del suo sistema pedagogico il riconoscimento del valore e della specificità dell’età infantile.
Le foto e i documenti che compongono la mostra raccontano, appunto, la straordinaria esperienza educativa maturata a bordo dell’antico veliero dove centinaia di bambini che non ne avevano avuto una, hanno trovato una casa e una famiglia.
Il metodo pedagogico della Franceschi, definito in seguito sistema Civita, fu osservato da esperti quali Maria Montessori, Edouard Claparède ed Enrico Ferri e da tanti altri numerosi studiosi provenienti dalle varie parti del mondo che visitarono la Nave al fine di conoscere il risultato di ciò che lei stessa definiva una “educazione naturale”.
La mostra sarà visitabile, dal 28 febbraio al 9 marzo, tutti i giorni, compresa la domenica, dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,30 alle 18,30. L’ingresso è gratuito.
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