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Le millanterie
del finto boss
delle ‘ndrine

'ndrine lombarde

Un millantatore. Assurto al ruolo di mafioso solo per «scherzo». È il ritratto che tenta di darsi un incallito faccendiere, proprietario di agenzie di “Compro oro” nella opulenta Lombardia, diventato lo snodo d’un obliquo rapporto costruito da uomini della ‘ndrangheta con l’ex assessore regionale del Pdl, Domenico Zambetti, facoltoso imprenditore milanese a caccia di voti e considerazione. “Don Eugenio”, però, non sembra affatto un millantatore, perché è capace di trattare con i “compari” di ‘ndrangheta della Locride e del Vibonese e di strappare denari e appalti ai potenti politici meneghini. Eugenio Costantino, 51 anni, di Cosenza, è un “manager” mafioso. Valigetta 24 ore, telefono cellulare d’ultima generazione, abiti eleganti, eloquio fluente e pistola alla cintola incarna perfettamente la figura del faccendiere delle ‘ndrine incaricato di trattare, barattare, blandire, minacciare e ricattare i ricchi “lumbard”.

L'articolo completo di Arcangelo Badolati lo trovare sul nostro giornale

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