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Appello Castagna (UIL)
a Comune e Chiesa:
ricovero notturno
per i closhards

roberto castagna

“Esprimere solidarietà formale o peggio ancora carità pelosa non serve. Se veramente abbiamo a cuore il problema dei clochard diamo un luogo dove poter dormire”. Ad affermarlo il segretario della UIL Calabria, Roberto Castagna, che ritiene gli atteggiamenti istituzionali e clericali scontati e pertanto inutili ad affrontare un dramma che, invece, richiede consapevolezza volontà per evitare che episodi drammatici, come questo, si possano ripetere. “Siamo abituati ad una società diseguale – dice Castagna -  dove una coltre di finto buonismo ci porta a non vedere o a scaricare su altri colpe che, almeno in parte appartengono ad ognuno di noi. Dobbiamo fare di più! Dobbiamo dare e pretendere che chi ci governa deve essere più attento ai più deboli e se ciò non avviene dobbiamo essere più severi non solo nei giudizi ma anche nelle azioni. Spetta ad ognuno di noi, con i nostri comportamenti e il nostro modo di fare, costruire una società migliore dove, almeno, la sopravvivenza deve essere assicurata a tutti. Nel caso specifico, per non uccidere due volte coloro che sono morti, e sapendo che casi del genere sono nel numero di sessanta, non seicento, ne' seimila, il comune, magari saggiando la disponibilità della Chiesa per la disponibilità di locali, deve provvedere a mettere in campo una struttura per il ricovero notturno di questi poveri sventurati. Fare questo sarà molto più importante e significativo della stessa giornata di lutto cittadino che, pur condividendo, da sola sarebbe una ennesima esternazione”.

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