Rivendicano il merito di aver costretto il governo Monti ad erogare prioritariamente alle piccole e medie imprese e poi alle banche i 40 miliardi di crediti della pubblica amministrazione finalmente sbloccati. Il senatore cosentino del Movimento 5 Stelle ricostruisce il complesso lavoro fatto per sventare una manovra che di fatto rischiava di lasciare al palo le imprese. “Leggendo il documento - afferma Molinari - ci siamo 'insospettiti' per il modo contorto con cui lo stesso era stato redatto, lo abbiamo studiato e ci siamo accorti che l’ingente cifra stava per essere attribuita alle banche con priorità sulle piccole e medie imprese. Dopo aver preso posizione sulla questione pretendendo innanzitutto che una tale decisione fosse presa non con urgenza e sommarietà ma con piena discussione in aula e poi che fosse sovvertito l’ordine di distribuzione dalle banche alla piccola e media impresa, negli ambienti istituzionali si è generata una sorprendente eco che ha fatto affermare al Ministro Grilli che ‘era necessario pensare ad una sequenza, prima alle imprese e poi alle banche. A fronte dunque delle esplicite dichiarazioni del ministro Grilli, ci attendiamo ora la sua concreta adozione di atti e azioni sulla questione improntati alla massima trasparenza in Commissione e in Parlamento. Riteniamo indispensabile – conclude il senatore grillino di Montalto Uffugo - conoscere in anticipo a quanto ammontano i crediti vantati dalle banche ed attendiamo che venga specificato in modo esplicito e chiaro che effettivamente nella prima tranche dei finanziamenti 2013, la priorità sia data ai pagamenti alle piccole e medie imprese nei fatti, così come il Ministro Grilli ha inteso affermare con le sue pubbliche dichiarazioni”.