Il giorno dopo il furto e l’incendio appiccato nell’Ufficio Statistica del comune di Cosenza, la dirigente del settore Affari Generali, Antonella Molezzi, per evitare allarmismi nell’opinione pubblica precisa che “non risponde al vero che sui computer trafugati vi siano dati sensibili sulla popolazione di Cosenza. Dunque, niente di relativo a: impiego, eventuali dipendenti, salute, dimensioni di casa etc. Queste informazioni, rilevate attraverso i questionari del censimento, sono solo transitate in forma cartacea dal Comune per essere immediatamente trasferite all’Istat, dove peraltro sono arrivate già in forma disaggregata, cioè senza possibilità di associare i dati ai nominativi. I dati, sia del censimento che dell’anagrafe della popolazione, risiedono su server remoti. I pc sono utilizzati solo come stazioni per inserimento dati e interrogazioni. Più in generale, l’Ufficio Statistica è deputato alla registrazione ed interpretazione di dati aggregati che in nessun caso possono portare alla identificazione delle persone. Infine, va chiarito – conclude la nota - all’opinione pubblica che l’Ufficio Elettorale non è stato minimamente toccato dai ladri e dall’incendio, in quanto si trova in un diverso immobile.”