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Ex detenuto senza casa
minacccia il suicidio

tentato suicidio cs

Ore di tensione a Cosenza. Per ore un ex detenuto ha tenuto tutti con il fiato sospeso, polizia, vigili del fuoco, operatori del 118, e tanti passanti. Salvatore, questo il suo nome, 39 anni e un passato difficile,  ha minacciato di buttarsi dal balcone dell’albergo in cui vive da alcuni mesi con la compagna e la figlia di lei, una ragazzina di 13 anni, nel centro cittadino. A scatenare la rabbia e la disperazione dell’uomo la notizia che da oggi il comune sospendeva il pagamento della stanza d’albergo. Il municipio bruzio infatti ha siglato una convenzione con un albergo cittadino per ospitare i casi più disperati e urgenti in attesa di individuare soluzioni più adeguate. Salvatore si è visto crollare il mondo addosso. Non lavora, a stento, chiedendo l’elemosina riesce a racimolare qualcosa per comprare da mangiare. Se dovesse rimanere senza casa sarebbe la fine. Al vicesindaco Katia Gentile e all’assessore comunale alle politiche sociali Alessandra De Rose intervenute per dissuaderlo ha chiesto una casa, un posto dove andare. Salvatore sta cercando lavoro da quando è uscito dal carcere, ma finora non ha trovato nulla. La crisi dilaga e nella città dei bruzi aumenta il numero dei disoccupati e degli indigenti. Inoltre, permane, come sottolineato da vicesindaco Gentile la grossa questione degli alloggi popolari occupati da non aventi diritto e su cui il comune ha avviato un controllo capillare. Alla fine l’uomo si è convinto di fronte alla rassicurazione di trovare una soluzione. Una situazione esplosiva che il comune da solo non può fronteggiare. 

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