
La "presunta" (così viene definita in una nota) cancellazione dell'insegnamento Studi di Genere presso l'ex facoltà di scienze politiche all'Università della Calabria un caso nazionale. E' il dipartimento di Scienze Politiche e sociali in una nota a precisare che : “ nella nuova configurazione degli ordinamenti didattici i singoli docenti, nel rispetto del loro ambito disciplinare potranno indicare i contenuti specifici che ritengono più appropriati. E dunque il singolo interessato potrà chiedere il ripristino di studi di genere, al posto di contenuti ritenuti meno appropriati.” “Teniamo a precisare, - si aggiunge - a questo proposito, che il contesto generale della situazione della didattica universitaria ha prodotto un depotenziamento delle opportunità riguardanti tutti i corsi e quindi anche quelli sulle differenze di genere. E’ comunque nostra intenzione cercare di ridisegnare una didattica sostenibile e impegnata sul piano sociale, culturale e quindi anche sugli studi di genere”. “Ribadiamo- si scrive infine - che siamo molto sensibili a queste tematiche che sono state e sono fortemente presenti nell’Università della Calabria e nel nostro Dipartimento in particolare; infatti - per citare solo alcuni aspetti - siamo l’unico Dipartimento delle Università del Mezzogiorno ad ospitare da oltre 16 anni un “Centro Interdipartimentale di Woman’s Studies”, che è stato per noi molto importante sul piano culturale e scientifico. Inoltre dal 2004/05 ad oggi è attivato un percorso formativo dal titolo “Donne, Politica e Istituzioni”, che è presente nella maggioranza delle università italiane, orientato alla diffusione della cultura di genere nelle istituzioni culturali, sociali e politiche e a qualificare e aumentare la presenza e la partecipazione delle donne nella vita attiva. Tale Corso formativo è tuttora operante in accordo e con il contributo del Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.”
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