Che Fausto Orsomarso (vice segretario provinciale dei berlusconiani) appoggiasse il capogruppo del Pdl nel civico consesso, Lino Di Nardo, nella sua linea di resistenza al documento sottoscritto da otto consiglieri di maggioranza targata centrodestra, era fin troppo scontato, data l’amicizia che intercorre tra i due. Ma questo gioco delle alleanze trasversali ha creato non pochi problemi in casa Pdl, palesati tutti quanti ieri pomeriggio nel corso del Consiglio comunale. L’assise municipale, sdoppiata in due tronconi dalla riunione dei capigruppo, che ha, di fatto, rinviato la discussione sul bilancio al 29 aprile, ha preso in esame diverse tematiche. Tra cui la realizzazione della metropolitana leggera, l’argomento scottante, il vero punto di contrasto tra esponenti dello stesso partito. Già, perchè qualche settimana addietro, in occasione dell’ennesima bacchettata del sindaco all’indirizzo della Regione, rea, secondo Occhiuto, di non aver preso affatto in esame le proposte migliorative avanzate dallo stesso primo cittadino rispetto al progetto originario, taluni esponenti dell’esecutivo si dissociarono dall’indirizzo dell’inquilino di Palazzo dei Bruzi. L’unico, o tra i pochi, a condividere la crociata del sindaco, fu proprio Lino Di Nardo, che incassò, in quella circostanza, la contrarietà dei compagni di banco Massimo Lo Gullo, gentiliano di ferro, e Carmine Manna, molto vicino alle posizioni di Giacomo Mancini. Guarda caso i due maggiori sponsor della Metro Cosenza-Rende-Unical, in quanto assessore regionale ai Lavori pubblici il primo, titolare al Bilancio e ai rapporti con la comunità europea il secondo, convinti della bontà dell’opera. Da quel giorno è iniziato un lungo braccio di ferro che ha portato alle dimissioni da capogruppo di Di Nardo, annunciate ieri dal diretto interessato all’inizio dei lavori della seduta consiliare, ma in pratica già sfiduciato dal partito e dagli ex compagni di avventura, compreso l’altro esponente del Pdl, Francesco Spadafora, avvicinatosi ultimamente a Morrone. E così il testimone è passato nella mani di Carmine Manna. La resa dei conti nel Pdl, se di resa dei conti si può parlare, pare sia rinviata alla prossima assise cittadina, quando all’ordine del giorno figura il bilancio. Sulla Metro, a fine dibattito ieri sera, sono stati approvati due documenti, uno presentato dalla maggioranza, la quale avrebbe trovato la sintesi intorno alle posizioni di Occhiuto, dunque di un progetto necessario ma da rivedere, l’altro dai membri della minoranza, che considerano l’infrastruttura necessaria perchè apporterebbe occupazione e sviluppo per la città. Resta il dato politico, quello di un Pdl determinato a pretendere la verifica amministrativa, sulla scorta, anche, dei risultati raggiunti in città alle recenti parlamentarie. Il 29 sarà un banco di prova importante per la squadra del sindaco, che ieri sera è stato incalzato pure sull’emergenza rom, altro argomento in scaletta, sollevato da diversi consiglieri di minoranza. Quali le soluzioni? Il primo cittadino è sempre più convinto dell’importanza di realizzare un villaggio ecosostenibile. Ma c’è da arginare il problema nell’immediato, rispetto al quale l’opposizione ha sollecitato una maggiore sorveglianza, perchè, nel frattempo, le famiglie rom ospitare nel palazzetto dello sport di Casali hanno reso impraticabile la struttura, mentre la baraccopoli di Vaglio Lise è a rischio. Urgono delle soluzioni, che stentano ad arrivare.