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15 mesi senza stipendio
e ora i licenziamenti

Depurazione al collasso nel cosentino. L’allarme lanciato dalle segreterie provinciali di CGIL, CISL e FIADEL dopo che l’azienda che gestisce l’impianto di Coda di Volpe a Rende, Salvaguardia Ambientale,  ha comunicato che il 31 maggio cesserà l’attività e che saranno licenziati i 34 operai. Una ulteriore tegola sul disagio e la precarietà dei lavoratori che non percepiscono lo stipendio da ben 15 mensilità di cui gli ultimi tre dalla stessa Salvaguardia Ambientale. Questa situazione nell'indifferenza generalizzata, secondo i sindacati,  non è più sostenibile. Da una parte i comuni usufruiscono dei servizi, dall'altra non pagano le spettanze alle imprese con la conseguenza che i lavoratori sono relegati in uno stato di grave disagio economico e sociale. Alla luce di ciò i sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione  di tutto il personale dell’ impianto di Coda di Volpe e invitano i comuni a provvedere immediatamente a mettere in atto tutte le misure necessarie per salvaguardare i posti di lavoro accedendo anche ai fondi del Piano per il Sud. relativi agli interventi straordinari nel settore fognario e depurativo che per l'area di Cosenza-Rende ammontano a 35 milioni di euro.

 

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