La nuova inchiesta sulla morte di Denis Bergamini riparte, inevitabilmente, da quel sabato freddo e umido di 24 anni fa. E rileggendo le carte di quella sera si scopre che l’indagine conserva un buco nero. Le nuove investigazioni non han- no, infatti, cancellato il mistero di quell’ora e 50 minuti trascorsi tra l’ultima volta in cui Bergamini era stato visto in vita e il mo- mento della sua morte. Il decesso venne collocato, dai carabi- nieri di Rocca Imperiale alle 19.20, mentre altri carabinieri, quelli di Roseto Capo Spulico, verbalizzarono alle 17.30 il controllo della Maserati con a bordo Bergamini e la sua fidanzata. Un’ora e 50 minuti per percorrere un tratto di strada che si copre comodamente in non più di dieci minuti. Cosa accadde realmente in tutto quel tempo? Isabella raccontò che dopo l’accertamento al posto di blocco Denis decise di fermarsi in uno spiazzo che s’allarga sulla destra, a quattro chilometri dall’abitato di Roseto. E in quella piazzola i due ex fidanzati rimasero a parlare per tutto quel tempo. La ragazza spiegò in quella sua deposizione che Bergamini andar via, lasciare Cosenza. E disse pure che aveva paura. Così le aveva chiesto di accompagnarlo fino a Taranto per imbarcarsi per la Grecia, anche se da Taranto non partono navi per la Grecia.