Si conclude domani la Mostra che il Centro di esperienza "Casa della Natura" di Rende ha dedicato per una settimana ai temi della Biodiversità non meno che a quelli legati ai rifiuti, al loro smaltimento, alle raccolte differenziate. La Mostra è stata realizzata nell’ambito del programma regionale InFEA, promosso dal Dipartimento Ambiente della Regione e affidato in gestione al CIPR tramite l’Assessorato Ambiente della Provincia di Cosenza dal titolo ” Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori” che ha voluto coniugare la tutela dell’ambiente e della natura con una corretta informazione in relazione alla tematica dei rifiuti. Attività "sul campo", laboratori del riciclo, stand per approfondire le conoscenze, come quello della Calabra Maceri o della Polizia Provinciale o del wwf o del Corso di laurea in scienze naturali dell'Unical, percorsi sensoriali, visite alle voliere dei selvatici non più reintroducibili in natura, giochi, esperimenti e, soprattutto momenti magici. Come nel caso dello spettacolo-evento "Creation-Gioco per alchimisti e cosmonauti", ultimo frutto di un lavoro di stampo laboratoriale-sperimentale del Babylon Performing Group che riflette sul rapporto uomo-ambiente grazie a un gruppo di artisti, attori e musicisti, alle prese con la sperimentazione di materiali di riciclo per la creazione di atmosfere, suggestioni visive e sonore. Con lo sguardo rivolto all’universo inteso come organismo in continuo mutamento, la vita, nella sua pienezza e forza, nelle sue infinite possibilità, nella relazione costante fra equilibri e squilibri, si fa strada e si impone nel seme che diventa pianta rigogliosa, nel bruco che un giorno diventerà farfalla, in un processo continuo di trasformazione che ci coinvolge tutti. Bambini estasiati e incantati, maestre riconoscenti per tanto arricchimento. La mostra chiuderà i battenti con la tavola rotonda dedicata ai progetti e alle iniziative raccontate dai Centri di Esperienza della provincia di Cosenza in un confronto che, sicuramente, metterà in luce, ancora una volta, con quanta generosità tanti operatori dell'educazione ambientale offrono all'utenza scolastica e non le loro competenze e i loro saperi, nella speranza continuamente rinnovata che le istituzioni, in primis la Regione, si facciano carico di dare stabilità legislativa e finanziaria a una realtà che negli anni è cresciuta rafforzandosi e che è elemento imprescindibile della qualità culturale, sociale e ambientale di un territorio.
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