La scena è la solita: i carabinieri della Stazione Principale e gli agenti della polizia municipale in forza alla squadra viabilità, rispettivamente comandati dal luogotenente Cosimo Saponangelo e dall’ispettore Antonio Rovito, presidiano la piazzetta in fondo al vicolo. Dalle radici di un palazzotto diroccato spunta una porticina in legno. È aperta, perché all’interno di quel tugurio giace il cadavere di Giancarlo Pirri, 39 anni da compiere, originario di Bisignano. Intorno alle 8 un suo compagno di sventura, un anziano signore che insieme ad altri ha occupato quella casupola non avendo altro posto dove dormire, ha allertato il 118. Giancarlo, quell’omaccione alto che da qualche giorno è andato ad abitare con lui, è steso sul pavimento in mezzo a due brandine.
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