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Presentato a Cosenza
libro mons. Agostino

mons. Agostino

Dopo il successo riscosso al salone del libro di Torino, “Un vescovo nel Sud. Intervista a S. E. Mons. Giuseppe Agostino”, curato da Gianpiero Pitaro è stato presentato nnel Salone degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile di Cosenza. Un confronto a tutto campo sul libro-intervista, sull’attività ecclesiastica di mons. Agostino a cui hanno partecipato anche mons. Salvatore Nunnari, arcivescovo di Cosenza-Bisignamo e  monsignor Del Vecchio, Presidente del Tribunale Ecclesiastico Regionale. Padre Nunnari, nel suo intervento ha raccontato, sul filo della commozione, gli aneddoti che lo legano alla vita di monsignor Giuseppe Agostino; partendo da Reggio Calabria, città da cui provengono entrambi, ha ripercorso alcuni eventi che hanno segnato la loro missione sacerdotale, dalla parrocchia alla Diocesi. L’autore Gianpiero Pitaro ha delineato la figura di mons. Agostino individuando come fondamentali, per la sua formazione umana e spirituale, furono tre figure insigni della Chiesa: Monsignor Montalbetti, eccellente pedagogo, Padre Catanoso, santo canonizzato, Monsignor Ferro per il quale è in corso il processo diocesano per il riconoscimento delle virtù eroiche. Non in ultimo, ha aggiunto l’autore, decisiva fu una quarta maestra: la sofferenza proveniente dalla guerra. In questa drammatica vicenda umana che fortemente segna le coscienze e che, in un’ottica della fede, aiuta a comprendere il senso del peccato, la forza del perdono e la misericordia di Dio, Gianpiero Pitaro formula un parallelismo tra Mons. Agostino e Giovanni Paolo II, entrambi segnati dalle vicende belliche e dai regimi totalitari, entrambi a portare quell’esperienza nella loro vocazione sacerdotale e missione storica. Le conclusioni dell’incontro sono state affidate ovviamente all’intervistato. Monsignor Agostino che ha esordito dicendo: “Ogni uomo è storia”, nel senso che la storia di un uomo è quella di ogni uomo: una storia in cui sempre si vede il volto e l’intervento di Dio. Ancora seminarista – ha raccontato l’aneddoto – stava per seguire il suo Vescovo monsignor Montalbetti la sera che tragicamente morì in un attentato; Montalbetti si rivolse a lui prima di salire in auto e disse: “Non venire con me. Tu devi lavorare nella vita”. Frase emblematica per accogliere il mistero della volontà di Dio nella storia degli uomini, per comprendere la missione umana, spirituale, antropologica, dell’uomo, del sacerdote, del vescovo, Giuseppe Agostino.

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