Lavoro e conoscenza, lo filosofia di Bruno Trentin, sindacalista della Cgil a cui è stata intitolata la sede della Camera del lavoro che stamattina ha aperto i battenti all'Università della Calabria. Un presidio che per il sindacato ha un doppio significato: "non solo - ha spiegato il segretario provincaile Giovanni Donato- essere punto di riferimento per i lavoratori del campus, ma anche far sì che l'ateneo torni ad avere la funzione di ascensore sociale". Il taglio del nastro, rigorosamente rosso, affidato a Marcelle Padovanim giornalista, scrittrice e moglie, oggi vedova di Trentin. Dopo i saluti di Pino Assalone, segretario della Flc di Cosenza e di Gianfranco Trotta, segretario della Flc Calabria, un ricordo di Trentin da parte di Dario Missaglia, dirigente scolastico, scrittore ed ex segretario della Cgil scuola. All'incontro è seguito il dibattito dal tema "la criminalità organizzata nel contesto europeo" a cui ha preso parte tra gli altri il procuratore aggiunto della direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, Michele Prestipino. Presente all'incontro il rettore dell'Unical Giovanni Latorre
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