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Decreto "Fare" ?
bene, ma non basta

foto gazzetta del sud

Bene le misure varate dal governo con il decreto “Fare”, bene il dilazionamento delle rate con Equitalia da 72 a 120, l’aumento di quelle insolute, da due a otto,  l’impignorabilità della prima casa che diventa intoccabile. Bene l’intervento  sui tempi dell’espropriazione, l’esecuzione dell’esproprio, può essere resa effettiva solo dopo 6 mesi dall’iscrizione dell’ipoteca, mentre in passato erano sufficienti solo 4 mesi. Ma non basta, non può bastare  l’ampliamento delle rate da pagare, dove tra l’altro, si dilatano anche gli interessi da corrispondere! Questa la posizione del Movimento Consumatori di Cosenza, presieduto da Anna Rovito.  “Grazie” – si legge nella nota -  per aver disposto che la prima casa è un bene intoccabile, ma quanti altri anni dovremmo aspettare affinchè il legislatore impugni nuovamente la penna con un decreto che disponga concretamente un alleggerimento del cuneo fiscale? Quante altre vittime suicide ci dovranno essere per capire che il respiro, quello vero, i contribuenti italiani, lo avranno solo quando lo stato tornerà ad essere uno stato padre? Il decreto nulla dice a proposito del fermo amministrativo, applicato dal concessionario per la riscossione, sugli autoveicoli di persone diversamente abili o su autoveicoli il cui valore supera di gran lunga le somme iscritte a ruolo.  Nulla si dispone in merito al compenso di riscossione, che pesa e lievita all’interno della cartella di pagamento, a discapito dei contribuenti. Non si fa niente circa la definitiva abolizione di Equitalia S.p.a. Servono misure più ampie, più incisive e rispondenti alle esigenze dei cittadini, dei lavoratori, dei giovani, dei pensionati e delle imprese. C’è bisogno di fare! Ma questo “Fare” non basta.

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