Continua lo stallo. Un altro giorno di attesa inutile per il sindaco Mario Occhiuto, al quale la composizione della giunta quasi non interessa più. Sentendolo, taglia corto: «Io vado avanti lo stesso e continuo a lavorare per il bene della città». Stop. È da più di una settimana che aspetta la rosa dei nomi da parte del PdL, le cui correnti viaggiano su posizioni autonome e contrastanti. Ognuna pretende spazio e sembrano non bastare neppure i cinque posti messi a disposizione dal primo cittadino ai “berluscones”. Non si spiegherebbero altrimenti tutti gli incontri andati a vuoto in casa azzurra, nonostante l’impegno e la solerzia del segretario provinciale Simona Loizzo e del vice, Fausto Orsomarso. Più che a Palazzo dei Bruzi, però, la partita si starebbe disputando alla Regione, dove assessori e consiglieri fanno pressing su Scopelliti affinché sponsorizzi la candidatura di questo o quell’esponente di partito. Si è tirato fuori dalle diatribe in corso il presidente della commissione antimafia, Salvatore Magarò, che in una lettera ricca di spunti, spiega come sia opportuno abbandonare la teoria dei calcoli e badare maggiormente al progetto di città. Ma è proprio con le congetture che, purtroppo, bisogna fare i conti in questo periodo di confusione per la vita politica e istituzionale del capoluogo.
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