Signori si chiude! La Giustizia rischia il collasso per...morosità. Il proprietario dello stabile che ospita gli uffici del Giudice di pace e quelli dell’Unep (gli ufficiali giudiziari) è creditore nei confronti del Comune bruzio di circa 900.000 euro. Come mai? La somma si riferisce ai canoni di locazione dell’immobile mai versati. Tocca infatti all’ente pubblico territoriale il compito di pagare il dovuto ottenendo in una fase successiva il rimborso da parte del ministero della Giustizia. E siccome non è stato pagato un centesimo, il “padrone” del palazzo ha presentato una istanza di sfratto per morosità che sembrerebbe destinata ad essere eseguita il 31 luglio prossimo. Se così fosse, gli ufficiali giudiziari ed i giudici di pace non avrebbero più uffici con danni incalcolabili per il funzionamento della macchina della Giustizia. Pensate al caos determinato dall’impossibilità di notificare atti e citare testimoni nei processi penali ma, soprattutto, civili. È per questo che il presidente del Tribunale, Renato Greco, ha investito del problema non solo il dicastero di via Arenula e il guardasigilli Anna Maria Cancellieri, ma pure il prefetto, Raffaele Cannizzaro, il procuratore della Repubblica, Dario Granieri, e il sindaco, Mario Occhiuto. La questione, infatti, dev’essere assolutamente risolta prima della scadenza del termine fissato. Il locatore potrebbe accontentarsi di un anticipo sul dovuto e di un atto di formale riconoscimento del debito da parte del Comune.