A due mesi dall’ultimo incontro di conciliazione convocato in Prefettura, alla presenza delle parti interessate, dal Prefetto di Cosenza Raffaele Cannizzaro in cui la Regione Calabria ha riconosciuto formalmente il debito accumulato nel corso di questi anni nei confronti della Provincia di Cosenza e maturato a seguito del mancato trasferimento delle risorse dovute per il pagamento degli stipendi e degli oneri previdenziali del personale trasferito ai sensi della Legge 34 del 2002, non è accaduto nulla e la situazione si è ulteriormente aggravata.
“La Provincia di Cosenza – si legge in una nota- dopo aver provveduto per diversi anni ad anticipare consistenti risorse finanziarie al fine di tutelare i diritti dei lavoratori, pur di chiudere definitivamente questa triste vicenda, almeno relativamente alle risorse dovute per il personale trasferito, si era dichiarata disponibile ed aveva sottoscritto, insieme alla Regione, una soluzione transattiva per comporre bonariamente, così come si conviene tra istituzioni, l’intera vicenda.” “ Per oltre due mesi – si sottolinea- ha atteso con fiducia che quanto sottoscritto ufficialmente venisse rispettato e le somme riconosciute fossero trasferite. Così, però, non è stato. Nemmeno la prima tranche delle somme dovute è stata trasferita”
“Ancora una volta, purtroppo -ha affermato il presidente della Provincia di Cosenza- siamo costretti a denunciare che, nonostante i ripetuti solleciti, ad oggi dalla Regione non è stato ancora trasferito un solo euro delle risorse concordate””Di questa situazione, che sicuramente avrà implicazioni negative, ho già informato ed investito il Prefetto Cannizzaro ed ho convocato per martedì prossimo, 23 luglio, in Provincia, le Organizzazioni Sindacali”.
“Sarà quella -ha concluso Oliverio- l’occasione in cui illustreremo la grave situazione venutasi a determinare e annunceremo le iniziative che l’Amministrazione Provinciale è costretta ad assumere, considerato che il credito vantato dalla Provincia nei confronti della Regione ha, ormai, assunto proporzioni considerevoli e la situazione finanziaria della Provincia, già colpita da tagli pesantissimi, ne risente in termini seri, che non consentono più il permanere di questo stato di cose”.