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Il Centro trapianti
a rischio chiusura

foto gazzetta del sud

Rischia di chiudere il centro trapianti dell'ospedale di Cosenza. A lanciare l'allarme oggi il dott. Renzo Bonofiglio direttore del centro ricerca Rene e trapianto dell'Annunziata e primario della divisione di Nefrologia. La colpa è delle donazioni che mancano. La lista d'attesa è lunga, nel nosocomio dovrebbero essere effettuati mediamente “40 trapianti ogni anno” afferma Bonofiglio- ma non ci sono gli organi, si arriva a stento a “venti trapianti”. Se continua così inevitabile arriverà lo stop. L'assocaizione Sud Italia trapiantati oggi insieme ai vertici di azienda ospedaliera e sanitaria hanno invitato i sindaci delal Provincia al fine di inserire “ la volontà o del diniego a donare gli organi sulla Carta d’Identità”.“Si tratta – ha detto il presidente dell'Asit- Rachele Celebre - di un importante strumento che il legislatore ha messo a disposizione del cittadino per manifestare la volontà o il diniego a donare gli organi. Il progetto “La donazione organi come tratto identitario” prevede che la Carta d’Identità possa essere il documento nel quale registrare la dichiarazione di volontà o meno del cittadino a donare i propri organi. Tale metodo potrebbe ampliare notevolmente il bacino cui attingere favorire e consentire l’aumento in maniera graduale e costante di donatori”. Nel pratico l’ufficiale d’anagrafe incaricato, al momento del rilascio della Carta d’Identità o del rinnovo della stessa, informa il cittadino della possibilità che la propria volontà o il diniego a donare organi e tessuti sia inserita nel Sit. Il primo comune a deliberare in tal senso è stato Cassano allo Ionio

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