Drammatici soprattutto per la provincia di Cosenza, i dati diffusi da Unioncamere in riferimento alla previsione del saldo occupazionale che prevede un significativo segno meno. In numeri 1820 posti di lavoro in meno. Significa che in questo anno circa 2000 famiglie calabresi dovranno fare i conti con la disoccupazione. Inutile dire che la percentuale è superiore al resto del paese. Quì si registra il -3% nel resto della Penisola il 2.2%. Le uscite previste dal mercato del lavoro, sempre in questo anno ammonterebbero a 6330. Paralisi dell'economia, aziende immobili? No, ci sono per fortuna anche le “nuove entrate” assunzioni per 4.500 unità. E poi c'è un altro ragionamento da fare, da nord a Sud, la flessibilità è diciamo così di moda, dunque avere un contratto di lavoro dipendente non sempre è sinonimo di stabilità contrattuale: nel primo trimestre dell'anno infatti , sempre nella provincia bruzia le assunzioni a tempo determinato stimate erano quasi 450 , pari al 47% del totale.Ma domanda ed offerta, si incontrano? Altro problema perchè le imprese del territorio hanno chiesto nel 75% delle assunzioni l'esperienza specifica nel settore. In particolare , al 10% dei candidati è stata richiesta una esperienza nella professione, e al 65% un'esperienza almeno nel settore dell'impresa. Il datore di lavoro chiede insomma personale competente e di più- evidenzia la ricerca – dipendenti che necessitano di maggiore formazione.
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