La controversa riorganizzazione della sanità infiamma il dibattito nell’agone politico regionale e cosentino. Domani il governatore Scopelliti tornerà a visitare il Dea, il dipartimento per l’emergenza dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, inaugurato pochi mesi fa e in via di completamento logistico, oggi, a Rende, il capogruppo regionale del PD, Sandro Principe, insieme ai consiglieri regionali del partito ha incontrato i sindacati. Sotto accusa la decisione del governatore Scopelliti di aver voluto prima il commissariamento e poi continuare a gestire il comparto senza confronto con le componenti politiche, sindacali, istituzionali, territoriali. Un vulnus che sta ipotecando pesantemente anche il piano operativo 2013-2014. “Permangono confusione e incertezza- ha detto Principe – basti pensare alla annunciata riapertura degli ospedali di Trebisacce e di Praia a Mare, un clamoroso dietrofront dopo essersi resi conto della frettolosità, inopportunità e delle ricadute negative della chiusura di questi nosocomi, ma sulla cui riapertura ancora non c’è traccia alcuna. Principe e il gruppo regionale del PD hanno sviscerato i punti deboli della gestione targata Scopelliti: un commissariamento che di fatto ha proceduto solo con decreti senza tener conto delle reali esigenze del territorio, il blocco del turn over che non consente di aumentare i posti letto e di riaprire i reparti, già previsti, per la carenza cronica di personale, l’intasamento del pronto soccorso di Cosenza che vede un afflusso indiscriminato anche di codici bianchi per il mancato potenziamento della medicina territoriale, un aumento esponenziale delle aliquote regionali, Irap e Irpef. Il PD lancia a questo punto la sfida. Ha chiesto ai sindacati di far pervenire entro metà settembre le loro proposte, e nel frattempo ci sarà una campagna di ascolto di tutti gli enti e le istituzioni a cominciare dai comuni. A fine settembre sarà elaborato un documento e sarà quella la base dell’azione politica del PD in consiglio regionale e con il governo nazionale per ridare dignità, qualità, efficienza alla sanità calabrese.