Scatta l’applauso liberatorio della folla quando il treno del mare fa il suo ingresso nella stazione di Castiglione. Attendere oltre un’ora sotto il sole cocente dopo ripetuti e improvvisi annunci di ritardo, del resto, farebbe imbestialire anche il più mansueto degli esseri umani. Ma viaggiare lungo la direttrice Cosenza-Paola è ormai diventata una vera e propria Odissea senza possibilità di approdo. Circa un centinaio di persone, per lo più munite d’ombrellone o valigie, aspetta con ansia il convoglio delle 10.17 nello scalo rendese. Pazienza per la calura asfissiante, per l’essersi ritrovati in una sorta di deserto dei Tartari senza nemmeno la possibilità di acquistare una bottiglia d’acqua. Ma quella voce gracchiante, che di volta in volta prospetta l’ennesimo rinvio della partenza, ben presto diventa insopportabile, attirando improperi e urla d’indignazione.
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