Il direttore generale del Centro nazionale sangue, Giuliano Grazzini, che ha firmato la relazione ministeriale sul Centro trasfusionale di Cosenza, a settembre sarà convocato in Procura, come persona informata sui fatti, dai pm Paola Izzo e Salvatore Di Maio, che si occupano dell’inchiesta sul plasma infetto. Ieri, il procuratore aggiunto Domenico Airoma ha acquisito agli atti dell’indagine quel rapporto ispettivo. Un dossier aspro che in una dozzina di pagine racconta criticità più o meno gravi, sia di carattere strutturale che organizzativo, presenti all’interno della struttura. Intanto, l’accusa civile prova a chiudere il cerchio attorno all’Azienda ospedaliera di Cosenza affidandosi a un collegio d’esperti di fama internazionale. Tra i superconsulenti nominati c’è anche lo scienziato che identificò le vittime delle Torri Gemelle attraverso l’indagine genetica. Intanto, a Catanzaro la squadra Mobile si occuperà dell’in - chiesta sul furto di medicine antitumorali avvenuto nelle scorse ore alla farmacia dell’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”. Gli inquirenti stanno cercando le analogie con gli altri casi avvenuti nelle scorse settimane in Calabria (a Tropea e ai “Riuniti” di Reggio Calabria). Il sospetto è quello che ci sia una vera e propria banda specializzata nel furto di questo tipo di farmaci.
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