Non si placano le polemiche sul concorso nelle scuola primaria dell’infanzia della Calabria. I docenti del concorso hanno scritto una lettera aperta al direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Mercurio, per nulla convinti dalle precisazioni dello tesso. “A distanza di due settimane dalla pubblicazione di una graduatoria poco trasparente di un CONCORSO ‘PUBBLICO’, ancora sono tante – si legge nella missiva - le domande che ci poniamo, i dubbi che ci assillano e la sensazione di confusione che ci assale. La dichiarazione del Dottor Mercurio, quindi figura di riferimento dell’ URS per eccellenza, non ha fatto altro che amplificare queste nostre sensazioni accrescendo sempre più quella di ‘PRIVAZIONE DEI NOSTRI DIRITTI’ . Siamo di fronte ad un ufficio scolastico, quello calabrese, che declama a gran voce il corretto operato e la competenza di chi ha stilato queste graduatorie mortificando e colpevolizzando , di conseguenza, quello dei partecipanti. Se l’operato di chi ha stilato le graduatorie è stato impeccabile come si afferma ,spiegateci perché riscontriamo queste incongruenze palesi: Pochi punti assegnati al titolo di accesso per eccellenza , vale a dire il corso di laurea di SFP, in base alla griglia di valutazione titoli e soprattutto, rispetto l’interpretazione di un’intera nazione che ha dato il giusto peso a questa facoltà ( in questo modo candidati, anche giovani che hanno investito anni e studio in una facoltà che ti specializza nella professione di docente infanzia e primaria si son visti indietro rispetto alle loro giuste aspettativa) . Come mai la laure in SFP nella nostra regione vale cosi poco? Il Titolo di sostegno non preso in considerazione e una graduatoria in questo ambito del tutto sconosciuta. Come mai non è stata stilata e resa pubblica? Rettifiche effettuate ( in minor numero) e non rese note. Come mai non sono state rese note? Preferenze non assegnate ( figli, invalidità, 104 ecc ) e cosa più assurda, addirittura INVENTATE di sana pianta come quella palese di scegliere, a parità di punteggio, sulla base dell’ordine alfabetico. Una modalità ambigua, strana e una novità che ha contraddistinto la nostra regione. Ci chiediamo, a questo proposito, cosa ha spinto i responsabili delle graduatorie ad agire secondo un criterio inesistente. Tempo limite inesistente per inviare le rettifiche ad una graduatoria frettolosa, già definitiva che si è dimenticata del passaggio della provvisorietà atto a consentire, a noi candidati, il diritto di apportare eventuali modifiche. Quale è stata la condizione che vi ha messo così fretta senza badare che in quella graduatoria era racchiuso il destino lavorativo di molti? Controlli non tempestivi! Vi siete chiesti se qualcuno dei candidati posizionati nei posti successivi a quelli messi a bando ha perso l’opportunità del ruolo a causa dei vostri errori (ORRORI) e magari qualcuno l’ha avuto in base a tutte le incongruenze evidenti? In tutto ciò, ci chiediamo anche, da dove scaturiscono gli elogi a chi ha stilato le graduatorie? Quali sono stati i punti di forza e soprattutto come sono stati favoriti i candidati? Le ire si placano solo con la giustizia, e noi tutti ci sentiamo delusi, amareggiati e danneggiati da una commissione che ha lavorato con leggerezza e con poca serietà, per questo siamo uniti e cercheremo in ogni modo di avere giustizia, perché come lei, Dott. Mercurio, in fondo ben sa, la verità è altra rispetto a quella che ha cercato di raccontare in conferenza stampa”.
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