Riunione dedicata alla lotta contro ogni tipo di violenza alle donne si è tenuta presso la sala della Giunta provinciale di Cosenza.
All’incontro, promosso dal presidente Oliverio su richiesta dell’Associazione “Mondiversi Onlus” di Corigliano calabro che sta lavorando alla creazione di un “Centro di Ascolto” per donne vittime di violenza di genere che opererà a Corigliano e in tutta la Sibaritide, erano presenti lo stesso presidente della Provincia, il presidente dell’Associazione Mondiversi Onlus” Antonio Gioiello, l’assessore provinciale alle Pari Opportunità Maria Francesca Corigliano, i rappresentanti della Prefettura, della Squadra Mobile e dell’Asp di Cosenza, il Comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Francesco Ferace.
Obiettivo della riunione odierna la creazione di una “rete” che promuova e coordini, attraverso le istituzioni preposte ed il mondo del volontariato, una serie di iniziative per poter arginare la progressiva espansione in ambito provinciale e, in particolare, nell’area della Sibaritide, del fenomeno della violenza sulle donne.
Le prime iniziative in programma riguarderanno la sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa che avverrà nella prossima settimana e la partecipazione ad un seminario per la formazione dei soggetti che dovranno operare in questo campo a cura dell’Associazione “Mondiversi Onlus” che si terrà il 25 settembre prossimo a Corigliano Calabro.
Nel corso dell’incontro si è insistito molto sulla necessità di un approccio fortemente culturale a tutta la problematica che riguarda la violenza fisica, psicologica, economica, i maltrattamenti, lo stalking, le molestie ed i ricatti a sfondo sessuale alle donne.
Il colonnello Ferace, in particolare, ha chiesto che sia la Provincia di Cosenza, che da diversi anni opera per favorire la cultura della denuncia da parte delle giovani donne che subiscono violenza, spesso senza avere la forza di denunciare gli autori, a coordinare tutte le iniziative che si metteranno in campo su tutto il territorio provinciale soprattutto nelle scuole e attraverso un contatto diretto con le famiglie, gli insegnanti e gli studenti.
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