Beni per 500 mila euro sono stati sequestrati dai finanzieri di Cosenza ad un imprenditore, M.E., 49 anni, di Avellino, indagato per il reato di riciclaggio. Le indagini, condotte dalla Procura di Castrovillari, hanno avuto inizio dopo la segnalazione dell'autorità svizzera circa un conto corrente presso la filiale di una banca a Zurigo, con la somma di 530 mila euro, riconducibile a fondi comunitari percepiti indebitamente dall'imprenditore per una attività a Morano Calabro.
a società in passato era già stata oggetto di indagini da parte della Guardia di Finanza di Castrovillari, che aveva accertato non solo la mancata realizzazione del programma di investimento agevolato, ma addirittura che non era stata mai operativa nel Comune di Morano Calabro e che i beni mai acquistati di fatto e oggetto di sovvenzioni pubbliche non erano mai pervenuti alla società. Malgrado il relativo procedimento penale fosse stato archiviato per prescrizione, la Corte dei Conti, nel 2011, rilevando la sussistenza del danno erariale, aveva condannato il rappresentante legale della società, originario di Benevento, al pagamento all'erario della somma indebitamente percepita a titolo di finanziamenti pubblici. Le successive indagini del Nucleo di Polizia tributaria di Cosenza, coordinate dal Procuratore di Castrovillari, Franco Giacomantonio, hanno consentito di accertare che l'indagato aveva trasferito la somma dai conti della società - tramite una società portoghese - su diversi conti a lui intestati presso diverse banche svizzere. La Procura di Castrovillari ha contestato all'indagato il reato di riciclaggio di denaro escludendo, preventivamente, la sua responsabilità nel reato presupposto di truffa aggravata ed ha disposto il sequestro per equivalente di immobili ubicati a Milano ed Avellino. (ANSA).