C’è anche un cosentino, un operaio 36enne disoccupato tra le persone arrestate nell’ambito dell’inchiesta della procura di Firenze su un vasto traffico di materiale pedopornografico, foto e soprattutto. Dopo mesi di indagini, di riscontri incrociati gli 007 della polizia postale hanno ricostruito la rete di presunti pedofili che si scambiavano materiale definito ‘raccapricciante’. Nel pc che l’operaio utilizzava sotto falso nome, quello della madre ovviamente ignara di tutto, sono state trovate migliaia di foto scaricate da interne di bambini sottoposti a sevizie indicibili con cui i pedofili ‘alimentano’ la loro insana perversione.