Il cuore del Messina, la solidità del Cosenza. Alla fine è pari senza reti, il risultato più giusto dopo 94 minuti di leale “battaglia”. È stato il derby delle conferme. La capolista ha meritato di occupare il gradino più alto della classifica. Avrebbe potuto vincere se là davanti Mosciaro fosse stato quello dell’anno scorso e Alessandro non si fosse smarrito a due passi da Lagomarsini. Ma è il Cosenza “squadra” ad aver superato l’esame “San Filippo”con la solidità di un gruppo che merita la leadership. Il Messina ha confermato di essere sulla strada giusta. La vittoria manca da 50 giorni ma i progressi sono evidenti. Chiaria ha sfiorato più volte il bersaglio, la squadra ha lottato, per un po’di fortuna bisognerà ancora aspettare. Il peggio sembra essere passato e il pari con la capolista –il terzo di fila –è da accogliere positivamente.