Una rete solidale con 100 volontari. E’ quella che nel giorno dell'Immacolata darà sostegno e vigore a “Banco Natale 2013”, l’iniziativa di solidarietà patrocinata dal Comune di Cosenza e promossa dalla rete sociale formata da “Amicib Chiesa Evangelica Pentecostale”, “Meda Calabria”, “Amico Volontario” e “Radio Bethel”. per la realizzazione di un fondo solidale da destinare alle famiglie bisognose della città.
“Banco Natale 2013” prevede, nel giorno dell’Immacolata, l’allestimento di un mercatino solidale (che funzionerà dalle 10,00 alle 22,00), in via Popilia, nell’ampio spazio adiacente l’Agenzia delle Entrate, per orientare le famiglie verso l’acquisto di prodotti solidali o verso il riciclo di regali non utilizzati, con , inoltre, una serie di esibizioni del coro gospel “The Glory of God” e la possibilità di degustare, in un apposito punto ristoro e dietro offerta libera, prodotti tipici natalizi.“Cosenza – ha detto l'assessore alla coesione sociale Manfredo Piazza - è una città molto solidale e lo dimostrano una volta di più i risultati che si sono registrati nella recente colletta alimentare. La nostra città – ha sottolineato inoltre il titolare della delega al welfare della giunta Occhiuto - ha fatto registrare in tutta Italia il minor decremento di partecipazione alla colletta alimentare. Mentre nel resto del Paese si è registrata in media una diminuzione del 20% della partecipazione, a Cosenza si sono mantenuti gli standard degli altri anni e questo non può che riempirci di orgoglio. Abbiamo accolto di buon grado la sfida lanciata dalla rete solidale che ha proposto “Banco Natale”, ritenendo più che valida l’idea di decentrarla in un luogo periferico, anziché nel centro città, anche per conferire al tutto un valore simbolico, considerato che su via Popilia c’è una maggiore concentrazione di famiglie bisognose.
Se questa iniziativa dovesse andar bene – ha detto ancora Piazza - chiederemo alla rete solidale che l’ha promossa di organizzarne altre in altri periodi dell’anno e ancora in posti periferici, specie nei quartieri che non vivono la centralità del territorio cittadino." "Tra i nostri obiettivi c’è quello di arrivare - ha concluso- con il sostegno della Regione, al cosìddetto credito sociale o microcredito, attraverso il quale poter dare risposte non solo alla povertà endemica, ma anche a quella contingente, di cui è sempre più vittima anche chi, prima della crisi economica, si sentiva più tutelato ed ora non lo è più.”