I forconi sono tornati e minacciano un lunedì nero, nerissimo, un nove dicembre in cui l'Italia potrebbe fermarsi. Circa trenta i presidi previsti lungo lo stivale. Non farà eccezione la Calabria, dove i camionisti parcheggeranno i loro mezzi sull'A3 , esattamente a Cosenza Nord e poi a Reggio Calabria dove saranno aut gli snodi ferroviari, i porti e l'autostrada. Regione prigioniera della protesta da nord a sud. Il movimento in lotta contro le politiche economiche del governo, contro la globalizzazione in difesa delle categorie produttive colpite dalla crisi. La tensione, facile prevederlo, sarà altissima. Il rischio per l'ordine pubblico da codice rosso tanto che il capo della polizia Alessandro Pansa ha allertato tutte le questure per uno spiegamento straordinario di uomini. In Calabria solo qualche settimana fa nello stesso tratto preso di mira dai forconi, lo svincolo di Cosenza Nord, si sono riversati gli lsu-lpu, in una giornata di passione in cui gli automobilisti sono rimasti incolonnati per ore. Prigionieri involontari del disagio in un Paese in cui solo chi grida forte, riesce ad ottenere ascolto e risposte.
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