Cosenza

Venerdì 22 Novembre 2024

Reparti accorpati
sindacati dichiarano
stato di agitazione

Dichiarato lo stato di agitazione  all’ospedale di Cosenza dopo la decisione del managment di accorpare i due reparti di medicina e i due di chirurgia con una drastica riduzione dei posti letto. Il tutto per liberare personale da destinare al Pronto Soccorso che è sull’orlo del collasso. La parte logistica del nuovo DEA si è infatti rivelata inadeguata, il personale medico e paramedico, insufficiente,  non riesce a gestire l’afflusso dei pazienti aumentato vertiginosamente dopo la chiusura o riconversione degli ospedali zonali. Da giorni i sindacati si confrontano con la dirigenza, ma senza risultato. Nel pomeriggio è stato dichiarato da tutte le componenti lo stato di agitazione, una assemblea per il 23 dicembre a cui saranno chiamati ad intervenire il sindaco della città, Mario Occhiuto, e i sub commissari alla Sanità. A metà gennaio, se non arriverano risposte, sarà sciopero di tutto il personale dell'azienda ospedaliera. Se l’ospedale di Cosenza, che pure è il solo hub di un territorio che da solo copre quasi metà della regione, non può avere l’organico sufficiente, se la specialistica sta via via scomparendo, se gli operatori sanitari sono sottoposti a turni e condizioni di lavoro massacranti, allora è necessario mandare un segnale forte anche alla politica cosentina che sembra silente rispetto ad una strategia evidente di indebolimento del presidio ospedaliero di Cosenza.  Il rischio default dell’Annunziata viene continuamente sottovalutato. Il dipartimento della salute continua a ribadire il no alle assunzioni, incurante dei disagi degli operatori sanitari, ma soprattutto dei pazienti. Una situazione che non solo mette a rischio il diritto alla salute, ma sta facendo aumentare l’emigrazione sanitaria con un esborso per le casse della regione verso le strutture sanitarie di altre regioni pesantissimo. Non sarebbe meglio utilizzare queste risorse per potenziare la sanità calabrese e cosentina? Il piano di rientro non può significare solo tagli di posto letto e di prestazioni! 

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