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Mille calabresi in attesa
Vannoni:resterò in Italia

Un migliaio i calabresi che vorrebbero accedere al metodo Stamina, fanno parte di un piccolo esercito. Venticinquemila le richieste da tutta Italia. I numeri li rivela Davide Vannoni, presidente di Stamina Foundation che nel giorno della conferenza stampa dei pazienti a Roma ha deciso di resatre in casa a Torino. La voce nasale rimanda ad un raffreddore di stagione, ma nella capitale lui non è andato perchè spiega: “ è giusto che siano i malati e le famiglie a portare direttamente le prove dei risultati ottenuti dai figli o dai parenti, risultati corredati con tutte le valutazioni cliniche fatte dalle Aziende sanitarie e dagli ospedali dell'andamento delle terapie” “ Mi dispiace -aggiunge- che tutta questa possibilità di raccogliere dati l'ospedale di Brescia se la sia persa distruggendo un patrimonio umano di ricerca oltre che di cura. “. Un sabato di lavoro anche per il Ministero della Salute che ha individuato i nomi del nuovo comitato scientifico che dovrà occuparsi di Stamina. Comitato che risponde – secondo il Ministero “a requisiti di imparzialità”. “ Non proprio”- ribatte Vannoni- “ Sinceramernte sto raccogliendo una serie di informazioni e ci sono almeno tre persone sulle quali ho dubbi, il perchè lo documenterò nei prossimi giorni. Il presidente non lo conosco però immagino sia un ottimo scienziato. Sugli altri due stranieri non abbiamo nessuna remora”. Stamina divide e colui che è considerato il padre del metodo non usa giri di parole: “Stiamo giocando fuori dal coro. Non riesco a vedere complotti internazionali dietro a tutto questo- afferma- ma vedo un malcelato costume italiano incentrato sul mentire prima di tutto, perchè in questi giorni abbiamo letto tante menzogne insieme alla negazione delle evidenze. Purtroppo quando si nega l'evidenza e quando a farlo è uno Stato direi che non facciamo una bella figura “” Inesattezze a partire da quel camice bianco che – sottolinea- “ non ho mai indossato, l'ha dichiarato anche il direttore degli Spedali Civili di Brescia che non è mio amico”.” Sono il presidente della Fondazione, è questo il mio lavoro. Intorno a me lavorano medici che il camice bianco hanno diritto di indossarlo” “ Purtroppo non avendo gli strumenti per attaccare scientificamente Stamina , attaccano la persona, in questo caso me, per cercare di screditare un sistema che invece sta dimostrando di funzionare e di non avere effetti collaterali”. Vannoni spiega inoltre che nei laboratori degli Spedali Civili di Brescia due biologi producono le cellule staminali “che sono conservate all'interno della struttura.” “ Chi somministra le infusioni, chi fa i prelievi- precisa - sono i medici degli Spedali Civili di Brescia. Ma Stamina lascerà l'Italia? Capoverde è ipotesi o realtà? “ Non è Stamina che va a Capoverde- conclude Vannoni- Stamina resta in Italia e fa la sua battaglia in Italia compreso me perchè questa battaglia non la lasceremo così. La controparte sta facendo molti errori, è una battaglia facile, la combatteremo a nome di tutti i pazienti che vogliono essere curati da Stamina in Italia.” “ Si è costituita una cooperativa di pazienti che si sta organizzando per mettere in piedi una struttura all'estero. In realtà non c'è solo Capoverde ma sono sei i paesi che hanno dato la disponibilità. Stamina non è dentro la cooperativa . Ho visitato la struttura a Capoverde dove ho visto una clinica nuova non attrezzata, sarebbe da attrezzare e sarebbero da costruire i laboratori. Metterò in contatto la cooperativa con i soggetti che costruiscono i laboratori e poi valuteranno quali possono essere i costi. Stamina non ha i soldi per realizzarli e se Stamina comunque dovesse mai operare in queste strutture lo farà in modalità gratutita, senza nessun tipo di lucro”

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