Il Coordinamento di Cosenza di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie “Roberta Lanzino” si affianca a quanti, nella Provincia, reclamano attenzione ai temi della tutela e della sicurezza ambientale attraverso la legittima pretesa di essere informati, di informare, di partecipare e di non subire scelte che possono avere un forte impatto sul territorio, sull’ambiente, sulla salute e sulla vita. Due dei molti casi che potremmo citare sono emblematici. Il Comitato spontaneo di difesa del territorio di Donnici (amena frazione alle porte di Cosenza) si sta pacificamente ma fermamente opponendo alla costruzione di una “isola ecologica” o meglio di un Centro Raccolta Comunale lungo il fiume Albicello. Non si tratta di un movimento not in my back yard (non nel mio cortile), dato che i cittadini e le cittadine di Donnici impegnati in questa battaglia chiedono alla Amministrazione comunale lumi sulla scelta del luogo ove dovrebbe sorgere il CRC che, a loro dire, è irragionevole, atteso che si tratta dell’ansa di un torrente che negli anni passati è più volte esondato. Chiedono chiarimenti in ordine a criticità, discordanze e presunte violazioni di leggi evidentemente riscontrati nel progetto dell’opera. Il Comitato Ambientalista Presilano porta avanti una battaglia che cittadini e cittadine della Presila cosentina hanno da anni intrapreso contro l’impianto di compostaggio dei rifiuti sito in Celico. Il tanfo dell’impianto rende invivibile un posto che della salubrità dell’aria e della bellezza del paesaggio faceva i propri punti di forza. Sono persone che legittimamente si interrogano sui rischi per la salute pubblica di scelte dettate dalla incapacità di gestire, a tutti i livelli, la questione dei rifiuti.
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