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Chiude il bar per le
tasse troppo alte e
si scusa coi clienti

  Aveva deciso di mollare tutto. Lasciando un emblematico annuncio sulla saracinesca della sua attività, che rischiava di non essere più rialzata. Mario Tosti, titolare di un bar nel piccolo centro di Marzi, rappresenta un po’ l’emblema di quei tanti imprenditori e commercianti schiacciati dalla crisi e soffocati dalle tasse. Martedì scorso, dopo aver ricevuto la “mazzata” della Tares, Mariolino (così lo chiamano tutti in paese) 38 anni e tre figli da sfamare, ha deciso che in quel modo non poteva più andare avanti. Ed ha vergato quel cartello su cui ha riversato tutta la sua amarezza, denunciando pubblicamente le istituzioni colpevoli di aver «fatto di tutto pur di portarci a prendere questa triste decisione». «Perdonateci –si è scusato nell’annuncio Tosti con i suoi clienti –se non abbiamo avuto la forza di resistere». Mario aveva però sottovalutato almeno due fattori: il legame viscerale e l’affetto che la clientela nutre nei suoi confronti uniti alla potenza dei nuovi mezzi di comunicazione. Alcuni amici del 38enne, infatti, hanno immediatamente pubblicato la foto di quel foglietto di carta dal contenuto drammatico sui social network. Un’immagine che in un battibaleno ha varcato i confini di Marzi, raggiungendo anche chi di Mario e del suo bar non aveva mai sentito parlare.  

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