" Non riesco a mandare i figli a scuola. Da oggi i bambini resteranno a casa. Non ho i soldi". La dolorosa decisione di Stefano Giannone. L'uomo vive in provincia di Cosenza ed usufrisce della mobilità in deroga, da sette mesi non percepiosce il sussidio. " Non riusciamo ad andare avanti." " Fino a sei mesi fa- racconta- mia madre ci aiutava con la sua pensione. Viveva in casa mia. Ora lei è morta". Giannone ha perso il lavoro nel 2009 " Ho sempre cercato una nuova occupazione sia in Calabria che nel resto dell'Italia senza trovare risposte". "Se - conclude- almeno il sussidio di mobilità arrivasse potremmo vivere, con sacrificio, ma vivere". Gli occhi chiari pieni di lacrime, consapevole di negare un diritto e il futuro ai suoi piccoli, ma aggiunge "non ho scelta". Sono 25mila in Calabria i percettori di mobilità in deroga. Il governo ha rifinazniato per il 2014 gli ammortizzatori sociali, ma nelle tasche degli ex lavoratori non è arrivato neanche un centesimo. Secondo quanto riferiscono i percettori della mobilità in deroga- le politiche attive che avrebbero dovuto accompagnare e formare questi lavoratori, non sono ancora partite. Le difficoltà concrete per le famiglie sono tante. Annunciate eclatanti manifestazioni di protesta.