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Morì in corsia,
ospedale risarcirà danni

 Il giudice civile di Cosenza, Manuela Morrone, accogliendo le istanze dell’avvocato Massimiliano Coppa, esperto in colpa medica, ha condannato a un maxi-risarcimento l’Azienda ospedaliera, per la morte d’un paziente. L’uomo, Domenico Russo, 72enne, ex ispettore di polizia, che spirò nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale dell’“Annunziata” dopo due interventi chirurgici. Secondo gli esperti, il pensionato sarebbe morto a causa di una infezione polmonare nosocomiale, scatenata da due batteri ospedalieri, lo Pseudomonas aueruginosa e l'Acinetobacter baumannii, gram negativi, che sarebbero stati trattati con antibiotici per microrganismi gram positivi. Secondo il giudice, la responsabilità civile sarebbe stata dell’ospedale che dovrà risarcire i congiunti del settantaduenne spirato in corsia. L’inchiesta penale non ravvisò responsabilità da parte dei sanitari che seguirono da vicino Russo.

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