Cosenza

Lunedì 29 Aprile 2024

Protesta medici
Proposte Cgil

"La condizione che vive l’Azienda Ospedaliera di Cosenza è lo specchio fedele della situazione sanitaria dell’intera Regione Calabria". E' quanto afferma in una nota il Cgil medici che dopo aver ripercorso le tappe della protesta dei camici bianchi dell'Annunziata propone di "  rilanciare il dibattito sulla costruzione, oltre a quello previsto nella piana di Sibari, proprio di un “nuovo” ospedale nella città di Cosenza, che sia concepito, sin dalla sua progettazione, sul modello per intensità di cura, modello che ambisce a una più efficace ed efficiente gestione dell'assistenza ospedaliera e che faccia da traino, nell’offerta assistenziale, non solo ai presidi ospedalieri della provincia ma, addirittura, dell’intera Regione". "Ma il vero impegno della programmazione istituzionale deve rivolgersi allo spostamento dei servizi sul territorio. Anche qui la linea delle Regioni più evolute è quella della individuazione di presidi territoriali commisurati al bisogno di salute della popolazione. Una corretta programmazione territoriale passa necessariamente attraverso due interventi complementari di supporto all’attività ospedaliera: il consolidamento della capacità di filtro dell’accesso all’ospedale, il supporto alla fase della dismissione e la continuità dell’assistenza, lasciando, quindi, ai presidi ospedalieri le funzioni di alta specializzazione. E’ necessaria, infine, una forte integrazione fra servizi socio-sanitari e socio-assistenziali, che veda protagonisti la Regione, le Aziende Sanitarie, i Comuni. Si apre qui un terreno di confronto importante, con una condivisione di responsabilità ai vari livelli ed il necessario coinvolgimento delle forze sociali, che disegni un sistema a rete che dia risposte ai bisogni dei cittadini. Dispiace qui sottolineare l’assoluta mancanza dell’impegno politico ed istituzionale verso un progetto che veda il cittadino come destinatario del diritto alla salute in termini di qualità dell’assistenza e di vita sociale vissuta meglio." E’ allora necessario fare una battaglia culturale e promuovere iniziative- si conclude-  volte a far crescere la coscienza dell’importanza di questa sfida, nelle istituzioni, nella politica e nella società."

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